venerdì 23 dicembre 2016

Step 14: Dall'Oltremare al Blu Klein - La ricerca tecnologica di Yves Klein

“Che cos’è il blu? E’ l’invisibile diventato visibile… Non ha dimensioni.
E’ “ oltre” le dimensioni di cui sono partecipi gli altri colori.” 

La ricerca tecnica di Yves Klein si approfondisce a partire dal 1955 quando inizia a lavorare sui monocromi, che si focalizza man mano in una ricerca formale sempre più orientata solo sull’utilizzo del blu oltremare. Il rompicapo dell’artista è dovuto maggiormente al fatto che questo colore, in forma pigmentata così brillante ed intensa, perde la sua lucentezza al momento della miscelazione col solvente per consentire la stesura sul supporto materico; in modo particolare la sfida consta non tanto nel raggiungimento della perfezione estetica, bensì nella corrispondenza etica tra il colore reale e l’immagine che può crearsi nello spettatore durante la percezione. 

Finalmente nel 1955 scopre il “Rhodopas M”, una resina sintetica usata normalmente come legante, prodotta dall’industria chimica Rhone–Poulenc, che, insieme con il suo amico Edouard Adam, diluisce in una soluzione di alcol etilico e aceto d’etile al 95%.
Per Klein l’aspetto opaco e vellutato che ne risulta possiede una specie di “energia pura” o “immagine sensibilizzata”, che permette a ogni sfumatura di colore di rivelarsi come “una creatura vivente, della stessa specie del colore primario, ma con un carattere ed un’anima sua propria”.

Quindi l’IKB presenta nient’altro che la composizione chimica del Blu Oltremare, già sintetizzato a partire dal 1826 da Jean Baptiste Guimet ed ampiamento usato fin dall’antichità sotto forma di composti naturali a base di lapislazzuli. Solo a partire dal XII secolo pero’ inizia ad essere più facilmente lavorato attraverso l’utilizzo di unguenti e liscivia, e poi smaltato, in modo da preservarne la lucentezza. La composizione chimica tutt’ora in uso è composta da una miscela  in parte uguali di caolino, carbonato o solfato di sodio e zolfo con aggiunta di sostanze riducenti. Il pigmento ha un’ottima resistenza alla luce, al calore e agli alcali mentre se viene attaccato dagli acidi viene riscontrata una perdita sistematica di colore.




Yves Klein, Sculpture éponge sans titre, 1959


Sitografia_

Tesi di Laurea, “L’International Klein Blue - La degradazione di un colore moderno”, di Marta Saveri, 2006 (http://webusers.fis.uniroma3.it/liquidsgroup/seminari/tesi%20Saveri.pdf)

https://it.wikipedia.org/wiki/Blu_oltremare


http://www.iltermopolio.com/archeo-e-arte/nel-blu-dipinto-di-blu-kleinyves-klein-e-il-suo-international-klein-blue

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