lunedì 2 gennaio 2017

Step 21: Yves Klein, storia dell'inventore dell'International Klein Blu

Yves Klein nasce a Nizza nel 1928 da una coppia di artisti. Frequenta l'École Nationale des Langues Orientales dopo la quale, alla sola età di 18 anni, inizia a creare i primi quadri, i quali amava definire come infiniti e “immateriali partoriti sulla spiaggia della costa azzurra”. Con un approccio simbolico, Yves preannuncia l’arte concettuale che nascerà nei primi anni sessanta. Nel 1946 inizia a praticare il judo, sport che lo aiuterà molto nel suo atteggiamento nei confronti dell’attività artistica e che lo trascinerà in Giappone, dove si trasferirà per 15 mesi dal 1951 al 1952; è appassionato anche dal Rosacrocianesimo ed alla cosmologia. 

Nel 1954 si trasferisce a Parigi, dove inizia a lavorare ai suoi monocromi, tele all’interno delle quali è un solo colore a predominare la scena, dapprima in diversi colori da tela a tela, poi concentrandosi solo sull’utilizzo del colore blu. La conoscenza di Pierre Restany nello stesso anno sarà fondamentale, sia perché diventerà il teorizzatore della sua opera artistica, sia perché sarà uno tra i primi a lodare il suo approccio diretto e a riconoscerne il ruolo da artista e meno da ciarlatano che molto spesso gli veniva già attribuito. A partire dal 1956 inizia ad esporre. 


Nello stesso anno, con l’aiuto dell’amico Edouard Adam, riesce ad utilizzare il pigmento puro del blu su un quadro attraverso l’uso di un fissativo, il Rhodopas®, che contrariamente ai passati tentativi, mantiene la brillantezza del  colore sulla tela. Nel 1957 esporrà la sua prima mostra monocroma alla Galleria Apollinaire di Milano, tutte tele di formato 78x56 cm uniformemente dipinte in International Klein Blue.






Yves Klein, durante una delle sue performances

Klein fu uno dei primi attuatori della performative art. Nel 1960, al massimo della sua carriera artistica, inaugura la stagione delle antropometrie, risultati di performances pubbliche o private durante le quali, dopo aver  dipinto con colore blu il corpo di modelle, le fa distendere su delle tele in modo da imprimerne le forme. Nello stesso periodo sperimenta l’uso di nuove spugne o addirittura utilizza fiamme ossidriche su tele per lasciarne delle impronte.

Nel 1962, dopo un primo attacco di cuore durante la sua visita al Festival di Cannes, muore il mese successivo nella sua casa di Parigi a soli 32 anni.


Sitografia:

http://www.yveskleinarchives.org/documents/bio_us.html

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